Cerca nel blog

Venerdì 19 Marzo 2010


2^PARTE
L’uomo che il primo giorno aveva accompagnato lei al parco era Max, l’ex fidanzato di Kristina: si erano appena lasciati, ma lui non aveva mai smesso di essere esageratamente geloso nei suoi confronti. Era il 27 Agosto, mentre Roberto e Kristina si avviavano sotto il solito albero, Max li aspettava ad un metro di distanza dalle radici che fuori uscivano dal terreno... Kristina lo guardò sorpresa con occhi sgranati, restò immobile, impietrita, con gli occhi colmi di paura. Roberto si voltò a guardarla, sorpreso, non conosceva Max, non l’aveva mai sentito nominare e non riusciva a capire cosa stesse realmente accadendo. Infine Max avanzò di gran passo verso i due, e accadde tutto molto, molto velocemente. Con una gomitata Max atterrò Roberto e con la mano sinistra afferrò il braccio di Kristina, urlandole contro e ordinandole di seguirlo, Roberto si rialzò da terra e in un gesto di coraggio si lanciò addosso a Max riuscendo a scagliarlo per terra: si presero a botte. Kristina urlava dalla paura, con gli occhi gonfi di lacrime. Voleva fermarli, chiedere aiuto ma il parco era deserto!! Max aveva la meglio su Rob; era alto, forzuto, muscoloso!! Si vedeva da lontano che era il classico tipo arrogante!! Kristina si lanciò tra i due, Max per allontanarla le diede un forte gomitata sul petto, Kristina fece qualche passo indietro e inciampò in una pietra, sbattendo la testa contro le grosse radici di un albero alle sue spalle. Kristina perse del tutto i sensi. Nel frattempo Max, mentre picchiava, si accorse dell’arrivo dell’auto della polizia e cercò di scappare, Kristina aveva perso conoscenza e Rob era per terra che sputava sangue. I due poliziotti scesero veloci dall’auto e chiamarono l’ambulanza. Grazie all’aiuto dei paramedici Kristina e Roberto si ripresero in un’ ora. Dopo di che furono portati in centrale. Max aveva dei precedenti penali, quando Kristina lo aveva scoperto lo aveva lasciato, a lui non aveva alcun’intenzione di lasciarla andare via e quando ha scoperto che Kristina frequentava Roberto, la furia lo aveva fato impazzire. Kristina e Roberto furono rilasciati, quanto a Max restò qualche notte in cella.
Kristina si sentiva rammaricata, non avrebbe mai voluto mettere nei guai Roberto, gli si era affezionata e dopo qualche vicenda l’unica cosa che riusciva a pensare era che se quel giorno non si fosse avvicinata a fare la sua conoscenza ora Roberto non avrebbe il volto sfigurato da lividi. Roberto non smetteva mai di pensare a Kristina. Sentiva che non era una semplice amicizia ciò che provava ma era certo di non essere ricambiato. Lei era troppo bella, troppo perfetta, troppo superiore a lui. E tanto era il tempo che avevano passato insieme che era l’unica cosa in cui credeva era che...l’Amore è irrazionale! Più ami qualcuno, più perdi il senso delle cose... La scuola era ricominciata, Roberto aveva smesso di studiare, di leggere, non era mai in casa e a malapena frequentava la scuola. Kristina gli aveva rubato il cuore, per lui non esisteva nessun altra se non la sua Kris. Ma ne soffriva parecchio, no si vedevano da molto tempo. Un mese dopo, Roberto trovò un bigliettino bianco tra la posta. La scrittura era disordinata, non si capiva molto ciò che c’era scritto, Roberto restò perplesso: “Non credere sia finito tutto, lei è mia!” restò con occhi spalancati, capì subito chi fosse il mittente. Max era tornato. Roberto era confuso, non sapeva bene cosa dovesse fare, ma in automatico corse verso il telefono e alzò la cornetta, mentre era intento a digitare il numero, si fermò. Voleva chiamare Kristina. Ma era da tanto che non si sentivano...non poteva chiamarla e sconvolgerle la vita dicendole che quello psicopatico del suo ex aveva fatto arrivare le sue tutt'altro che gentili minacce! La situazione era fin troppo delicata, la cosa più certa era che Max non si sarebbe fermato: per niente al mondo. Roberto doveva fare qualcosa, per difendere Kristina dal suo maniaco ossessivo personale e per uscire vivi da quella situazione. Prese in mano l’elenco telefonico e cercherò il numero di Max. dopo di ché uno squillo...due...tre: “Pronto? Chi è?” ad un tratto Roberto prese fiato e rispose: “Facciamola finita! Alle 17, lo stesso posto del nostro ultimo incontro!” Roberto riattaccò. In quel momento c’erano molte cose che avrebbe voluto fare e tante altre che avrebbe voluto evitare. Beh, tra queste ultime era incluso l’aver conosciuto Max, ovviamente!

3 commenti:

  1. Che storia stupenda!! *.* non vedo l'ora di leggere la fine!!!

    RispondiElimina
  2. E' veramente una favola moderna quella della mia Valentina Stifanelli, una ragazza sensibile e ricca di fantasia.
    Un giorno le ho fatto vedere le foto scattate al Parco e...le ho commissionato un racconto che fosse ambientato qui...
    E così è nata questa romantica storia d'amore.... brava Vale!!!
    Maria Rosaria Cappello

    RispondiElimina
  3. Prof...lei mi lusinga...=) la ringrazio..ma non è proprio opera mia!! è la mia fantasia che mi trascina via e mi porta a questo!! e poi prima di iniziare a scrivere questo tipo di storie ho imparato soprattutto che leggere tanto fa veramente bene alla salute!! infatti i risultati si vedono!! e penso anche che è si vede quello che faccio durante le ore di lezione!! LEGGERE, LEGGERE, LEGGERE!!! =) grazie a lei prof per questa opportunità...=) Valentina Stifanelli.

    RispondiElimina