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venerdì 22 gennaio 2010



Un freddo pomeriggio di autunno e...sorpresa!!! siamo con la Prof lontano dalle asettiche mura scolastiche, a passeggiare nel Parco del Timo.
Per la precisione questa è via Velardi, in località Materdomini. È un'antica strada che collega il villaggio neolitico di Riesci con il Parco Messapico di Cavallino.

13 commenti:

  1. un sopralluogo sconvolgente! prendere coscenza della storicità, rarità, unicità di una strada tanto antica e così utile, ancora oggi se si vogliono assaporare i profumi del Timo e godere delle bellezze selvagge ed incontaminate, e pensare che se la mano dell'uomo dovesse continuare nello scempio tutto questo non sarà più possibile.

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  2. Peccato che io non c'ero quel giorno. Dovevo esserci perchè avevo dato la mia parola che sarei andata. Uffa dalle foto sembra che è stato cosi emozionante..:) Chiedo scusa alla mia Professoressa Andriana Greco.

    Cristina de Paolis I D

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  3. la strada è belissima. dovrebbe far pensare a quante cose belle ci sono in natura e invece vengono delle persone che senza scrupolo la vorrebbero distruggere



    Riccardo Rizzo I^D

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  4. senza scrupolo è poco per definire queste persone!!! è già una bella soddisfazione sentire dire che il nostro paese è ricco di bei luoghi naturali...perchè bisogna distruggerli per costruire negozi,strade per camion e altre cose che già sono in abbondanza?
    manuel prete 1^d

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  5. So che per legge non si può toccare il prospetto di un edificio dei centri storici..... La stessa legge non può essere applicata all'Antica strada Velardi?
    Maria C.

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  6. Può un'Amministrazione che si rispetti non fare attenzione al suo operato quando questo comporta l'annullamento di un valore paesaggistico? Mi sembra assurdo, sarebbe anche più lucroso valorizzarlo con iniziative propagandistiche!

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  7. Luciano da Bari28/02/10, 17:33

    IL PARCO DEL TIMO : questa sì che è un'idea fantastica per un'area da lungo tempo trascurata. Si pensa sempre alle coste e, spesso, si dimenticano i gioielli che abbiamo nell'entroterra: profumi,alberi secolari, silenzio, resti archelogici...
    tutto rende questa strada una piccola isola di pace SE..........!
    Speriamo che qualcuno vi e ci dia ascolto!
    Luciano

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  8. Facevo parte delle maestranze impiegate sul set del film girato proprio in un'antica villa nelle vicinanze di Via Velardi nel mese di ottobre u.s.. Nome della pellicola? "Mine vaganti",con Riccardo Scamarcio, ed ho avuto la possibilità di camminare lungo quella strada senza, dapprima, comprenderne l'importanza. Solo per caso sono giunta nei pressi di una zona ricoperta di sterpi e...di "oggetti vaganti" e vi ho incontrato un signore che contemplava lo scempio in modo perplesso, Era, l'ho saputo dopo, l'architetto Pati, definitosi custode "morale" del luogo. Devo a lui la comprensione di un bene paesaggistico lasciato nel più totale abbandono e degrado. Ora, ancora per caso, vengo a sapere di una scolaresca che se occupa per la sua salvaguardia e valorizzazione. Mi è sembrato doveroso intervenire per esporre il mio commento e per dire che quella zona affascina registi del calibro di Ferzan OzpeteK. Forse dovremmo pensarci meglio un pò tutti!
    Patrizia

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  9. Mi chiamo Marzia e possiedo una vigna nelle vicinanze di Via Velardi. Vi ho intravisto, cari ragazzi, mentre facevate delle foto e delle riprese, poi, ho saputo che vi stavate interessando proprio a quella strada. Quanta commozione! Io ci lavoro con passione e vorrei non vedere auto e camion transitare in una zona che per me è un'oasi di pace!!!!!!!!
    Marzia

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  10. E' quello che speriamo tutti noi, nonostante qualcuno dica che il nostro è un romantico quanto vano tentativo di fermare il progresso...
    Maria Rosaria Cappello

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  11. Cara Maria Rosaria
    noi siamo tenaci e non ci arrenderemo comunque vada la nostra partecipazione al Concorso FAI. Il lavoro svolto è già una grande soddisfazione: sensibilizzare studenti che, si dice, siano refrattari agli impegni, vederli entusiasti di ogni piccola conquista, anche di un questionario inviato alle istituzioni e rimasto lettera morta,appassionarsi a fotograre e a riprendere una strada che prima neppure conoscevano e scoprirne il valore storico e le sue bellezze, purtroppo in pericolo, non è romanticismo è rispetto del nostro ambiente e di noi stessi che siamo parte integrante di quell'ambiente che, quotidianamente, è la nostra VITA!
    Adriana

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  12. Basta un po' d'amore per il nostro paesaggio e non grosse somme di denaro per dare voce ad una NATURA che chiede, soltanto, di essere RISPETTATA !
    E l'uomo come si comporta? Distruggendo storia e testimonianze naturali!Che pena!!!!!!
    Terry

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  13. Mi irrita soltanto l'idea di pensare ad un ennesimo scempio ambientale, basta guardarsi intorno per capire che l'uomo sta distruggendo quello che la Natura e la storia gli hanno consegnato, purtroppo, inutilmente.
    Cesare

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