...pensano di asfaltarla per farci passare le auto e i camion!!!
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il gruppo di lavoro nel cortile della scuola
Il gruppo al lavoro nella sala computer sotto la direzione della prof Liaci.
Siamo un gruppo di ragazzi dell'ITC Bachelet di Copertino (LE), abbiamo creato questo blog poichè aderiamo al progetto "il nostro paesaggio". Abbiamo chiamato il blog "SOS Salento", per poter parlare e confrontarci sulle problematiche ambientali del nostro territorio. Siamo fieri di essere Salentini e non vogliamo perdere tutto ciò che rende la nostra terra unica: aspetti paesaggistici, cultura e tradizioni.
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PROGETTO : “IL NOSTRO PAESAGGIO “ indetto dal FAI
Anno scolastico 2009-2010 Ideatore : prof. Greco Adriana
MOTIVAZIONE
Anche per l’anno scolastico 2009-2010 l’Istituto, affiancato da quest’anno dall’Associazione di volontariato “ Innovazione e territorio – Centrum Bachelet”, fondata come sua diramazione, intende impegnarsi nella sempre più viva attenzione rivolta alle problematiche ambientali del territorio in cui svolge la sua attività formativa ed informativa. Alcuni alunni del Biennio parteciperanno, in linea con la politica di sensibilizzazione alla tutela e alla conservazione del paesaggio naturalistico, al Concorso “Il nostro Paesaggio” indetto dal FAI per le scuole di Istruzione Secondaria per il corrente a.s.. La scelta degli alunni, dopo l’analisi di un’ampia gamma di proposte loro sottoposte, è ricaduta su un’antica strada, Via Velardi, sita in località “Materdomini( nel dialetto locale nota come Via de li Lardi o Leardi) che collega, lungo la Valle della Cupa, il “Villaggio neolitico di Riesci”, di cui si era già interessata la classe 1° Sez E durante il precedente a.s., con il Parco Messapico di Cavallino. La Valle della Cupa, depressione longitudinale endoreica d’origine carsica, priva, attualmente, di caratteristiche tali da evidenziarne i limiti, si identifica per uno ben precisa identità fisico-antropica-culturale . Il termine “CUPA” indica, nel dialetto salentino, qualcosa di incavato, affondato, concavo ed è in quest ‘area incavata che si snoda la strada oggetto del nostro studio conservativo e valorizzante. L’antica via si sviluppa interamente su di un unico blocco tufaceo affiorante ( roccia madre ) quasi a creare l’immagine di una serpentina che a 16 mt s.l.m., cioè nella zona più profonda della Valle, si snoda tra campi agricoli dove ebbero vita le prime esperienze agricole della nostra regione . I suoi bordi risultano fortemente danneggiati dal passaggio di mezzi motorizzati che, con difficoltà, percorrono una strada con fondo sconnesso e ricoperto da polvere. Eppure proprio tra i blocchi si fanno, caparbiamente, strada cespugli ultracentenari di timo ( lo si nota dallo spessore dei tronchetti e dalle radici che, a tratti, fuoriescono dai blocchi) e di mentuccia aromatica, vera nicchie ecologica da tutelare! A percorrere la strada è una vera delizia per gli occhi fiancheggiata com’è da : 1) una splendida villa ottecentesca in stato di abbandono, 2) una rarissima nevaia, seminascosta, anch’essa sel XVIII sec., ricavata dalle cave naturali, presenti nell’incavo, e con una copertura a volta semirimossa e cancellata dall’incuria e dal devastante intervento dell’uomo,3) campi arati e coltivati con ulivi secolari.
FINALITA’
La strada scelta come oggetto di studio per il progetto ambientale si presenta come una via da percorrere a piedi, facendo jogging o trekking, a cavallo, anche perchè passa nelle vicinanze dell’ippodromo della città di Lecce, con la bicicletta, in tutta tranquillità e relax…ed…invece…? Qual è l’idea che serpeggia tra l’opinione pubblica? Asfaltarla, concedere libera circolazione alle auto, moderni mezzi agricoli cingolati, camion e quanto possa annullare la lettura delle tracce che la storia del nostro passato ha lasciato con lo scopo di ricordare le nostre origini e radici che risalgono ad una “Neolitica” identità contadina.
OBIETTIVI FORMATIVI
1) Saper “ripercorrere” per ricostruire, attraverso le tracce e le testimonianze presenti sul territorio
2) Riscoprire i “luoghi” e le “testimonianze” del territorio come contenuti di relazioni sociali, economiche e culturali.
3) Diffondere la conoscenza del patrimonio storico-culturale locale
4) Sensibilizzare in modo cosciente e consapevole alla tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico della Valle della Cupa attraverso il coinvolgimento personale in attività progettuali
METODOLOGIA
- Individuale e libera ricognizione sul territorio
- Lettura critica del paesaggio individuato, libera e guidata
- Raccolta di materiale fotografico
- Studio della strada con l’ausilio del computer (documentazione sullo stato attuale-fattibilità di possibili interventi)
- Lezione frontale del docente e dell’Architetto Pati Luigi Paolo - Attività di ricerca storiografica
- Attività di ricerca sulla flora autoctona
- Analisi sul campo e campionamento
- Discussione in classe sui risultati delle analisi sul campo
- Riorganizzazione concettuale del materiale raccolto in riferimento alle informazioni acquisite
- Brain storming e problem solving in merito ad ipotesi progettuali di tutela e valorizzazione
- Attività progettuale guidata
- Stesura del progetto
- Realizzazione del blog e sua promozione
MATERIALE
- Fotocopie
- Schede di rilevamento delle testimonianze paesaggistiche- storiche – culturali
- Computer
- CD
- Videocamera
- Fotocamera digitale
- Strumenti di rilevamento tecnico
- Strumenti di comunicazione e di promozione del blog
CONTENUTI SPECIFICI
- Situazione attuale della strada
- Richiami storico-culturali
- Analisi naturalistico-ambientale
- Tecniche di tutela-restauro viario nel rispetto della valenza storica della strada
DESTINATARI COINVOLTI
Alcuni alunni delle classi 1° D e 1° C particolarmente sensibili ai problemi di tutela naturalistico-ambientale del proprio territorio
OPERATORI
- Docenti interessate : Greco Adriana, Cappello Maria Rosaria
- Architetto Pati Luigi Paolo
- Associazione di volontariato “Innovazione e territorio – Centrum Bachelet”
- Associazione FIAB, Lecce
TEMPI
Dal mese di ottobre 2009 al mese di aprile 2010, per un totale di 20 ore extracurriculari
COSTI
Tutto quanto occorre per realizzare e promuovere un blog, sulla rete e sul territorio, come richiesto dal Concorso FAI “Il nostro paesaggio” per l’a.s.2009-2010, secondo il manuale di istruzioni fornito gratuitamente e scaricabile dal sito www.faiscuola.it
Copertino (Le), 23/10/2009
Greco Adriana
MOTIVAZIONE
Anche per l’anno scolastico 2009-2010 l’Istituto, affiancato da quest’anno dall’Associazione di volontariato “ Innovazione e territorio – Centrum Bachelet”, fondata come sua diramazione, intende impegnarsi nella sempre più viva attenzione rivolta alle problematiche ambientali del territorio in cui svolge la sua attività formativa ed informativa. Alcuni alunni del Biennio parteciperanno, in linea con la politica di sensibilizzazione alla tutela e alla conservazione del paesaggio naturalistico, al Concorso “Il nostro Paesaggio” indetto dal FAI per le scuole di Istruzione Secondaria per il corrente a.s.. La scelta degli alunni, dopo l’analisi di un’ampia gamma di proposte loro sottoposte, è ricaduta su un’antica strada, Via Velardi, sita in località “Materdomini( nel dialetto locale nota come Via de li Lardi o Leardi) che collega, lungo la Valle della Cupa, il “Villaggio neolitico di Riesci”, di cui si era già interessata la classe 1° Sez E durante il precedente a.s., con il Parco Messapico di Cavallino. La Valle della Cupa, depressione longitudinale endoreica d’origine carsica, priva, attualmente, di caratteristiche tali da evidenziarne i limiti, si identifica per uno ben precisa identità fisico-antropica-culturale . Il termine “CUPA” indica, nel dialetto salentino, qualcosa di incavato, affondato, concavo ed è in quest ‘area incavata che si snoda la strada oggetto del nostro studio conservativo e valorizzante. L’antica via si sviluppa interamente su di un unico blocco tufaceo affiorante ( roccia madre ) quasi a creare l’immagine di una serpentina che a 16 mt s.l.m., cioè nella zona più profonda della Valle, si snoda tra campi agricoli dove ebbero vita le prime esperienze agricole della nostra regione . I suoi bordi risultano fortemente danneggiati dal passaggio di mezzi motorizzati che, con difficoltà, percorrono una strada con fondo sconnesso e ricoperto da polvere. Eppure proprio tra i blocchi si fanno, caparbiamente, strada cespugli ultracentenari di timo ( lo si nota dallo spessore dei tronchetti e dalle radici che, a tratti, fuoriescono dai blocchi) e di mentuccia aromatica, vera nicchie ecologica da tutelare! A percorrere la strada è una vera delizia per gli occhi fiancheggiata com’è da : 1) una splendida villa ottecentesca in stato di abbandono, 2) una rarissima nevaia, seminascosta, anch’essa sel XVIII sec., ricavata dalle cave naturali, presenti nell’incavo, e con una copertura a volta semirimossa e cancellata dall’incuria e dal devastante intervento dell’uomo,3) campi arati e coltivati con ulivi secolari.
FINALITA’
La strada scelta come oggetto di studio per il progetto ambientale si presenta come una via da percorrere a piedi, facendo jogging o trekking, a cavallo, anche perchè passa nelle vicinanze dell’ippodromo della città di Lecce, con la bicicletta, in tutta tranquillità e relax…ed…invece…? Qual è l’idea che serpeggia tra l’opinione pubblica? Asfaltarla, concedere libera circolazione alle auto, moderni mezzi agricoli cingolati, camion e quanto possa annullare la lettura delle tracce che la storia del nostro passato ha lasciato con lo scopo di ricordare le nostre origini e radici che risalgono ad una “Neolitica” identità contadina.
OBIETTIVI FORMATIVI
1) Saper “ripercorrere” per ricostruire, attraverso le tracce e le testimonianze presenti sul territorio
2) Riscoprire i “luoghi” e le “testimonianze” del territorio come contenuti di relazioni sociali, economiche e culturali.
3) Diffondere la conoscenza del patrimonio storico-culturale locale
4) Sensibilizzare in modo cosciente e consapevole alla tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico della Valle della Cupa attraverso il coinvolgimento personale in attività progettuali
METODOLOGIA
- Individuale e libera ricognizione sul territorio
- Lettura critica del paesaggio individuato, libera e guidata
- Raccolta di materiale fotografico
- Studio della strada con l’ausilio del computer (documentazione sullo stato attuale-fattibilità di possibili interventi)
- Lezione frontale del docente e dell’Architetto Pati Luigi Paolo - Attività di ricerca storiografica
- Attività di ricerca sulla flora autoctona
- Analisi sul campo e campionamento
- Discussione in classe sui risultati delle analisi sul campo
- Riorganizzazione concettuale del materiale raccolto in riferimento alle informazioni acquisite
- Brain storming e problem solving in merito ad ipotesi progettuali di tutela e valorizzazione
- Attività progettuale guidata
- Stesura del progetto
- Realizzazione del blog e sua promozione
MATERIALE
- Fotocopie
- Schede di rilevamento delle testimonianze paesaggistiche- storiche – culturali
- Computer
- CD
- Videocamera
- Fotocamera digitale
- Strumenti di rilevamento tecnico
- Strumenti di comunicazione e di promozione del blog
CONTENUTI SPECIFICI
- Situazione attuale della strada
- Richiami storico-culturali
- Analisi naturalistico-ambientale
- Tecniche di tutela-restauro viario nel rispetto della valenza storica della strada
DESTINATARI COINVOLTI
Alcuni alunni delle classi 1° D e 1° C particolarmente sensibili ai problemi di tutela naturalistico-ambientale del proprio territorio
OPERATORI
- Docenti interessate : Greco Adriana, Cappello Maria Rosaria
- Architetto Pati Luigi Paolo
- Associazione di volontariato “Innovazione e territorio – Centrum Bachelet”
- Associazione FIAB, Lecce
TEMPI
Dal mese di ottobre 2009 al mese di aprile 2010, per un totale di 20 ore extracurriculari
COSTI
Tutto quanto occorre per realizzare e promuovere un blog, sulla rete e sul territorio, come richiesto dal Concorso FAI “Il nostro paesaggio” per l’a.s.2009-2010, secondo il manuale di istruzioni fornito gratuitamente e scaricabile dal sito www.faiscuola.it
Copertino (Le), 23/10/2009
Greco Adriana
Com'è bello camminare su un prato d'asfalto grigio pensando che fino a pochi giorni prima c'era l'erba verde e tanto TIMO PROFUMATO! Evviva la distruzione irrispettosa del progresso......
RispondiEliminaTeresa
IL PARCO DEL TIMO! E' un'idea splendida, a primavera fiorellini e profumi mentre si fa jogging, lontani dal frastuono e dallo smog cittadino, che pure dista da qui appena 8 Km!
RispondiEliminaForza ragazzi, siamo con voi, tenete duro!
Ci penso ora, si può arrivare a piedi dalla città ed immergersi in una natura lussureggiante!
Anonimo
Ancora un'immagine della secolare bellezza del Mezzogiorno d'Italia e della poca lungimiranza dei nostri politici!
RispondiEliminaIl mondo sarà salvato dai ragazzi?
E....se pensassimo anche all'utile e non solo alla bellezza del paesaggio? Come profuma il timo nelle nostre mediterranee minestre!!! E comè bello raccoglierlo senza la PUZZA dei tubi di scarico delle auto! Speriamo che il Parco del timo si realizzi anche per questo scopo!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminala natura deve essere difesa. visto che ormai ne è rimasta poca
RispondiEliminacomunque si potrebbe costruire un piccolo locale dove si potrebbero affittare le bici in modo che chi passi con la bici senta i profumi e veda la bellezza del paesaggio
RispondiEliminaSi..ma non ci possiamo fare niente ormai..Perchè siamo noi stessi che la stiamo distruggendo...E sono poche le cose che rappresentano il passato..
RispondiEliminaCristina de paolis I D
non possiamo permetter di fare questo!!! è vero che siamo noi stessi a distruggere sempre più la natura e per questo dobbiamo impegnarci a cambiare questa verità! iniziamo da ora difendendo questo meraviglioso territorio! insieme possiamo farlo!
RispondiEliminamanuel prete 1^d
Ma forse ci sono solo pochi che la pensano come noi manuel,tutti gli altri se ne fregano altamente e per questo continuano a distruggerla senza pensare alle conseguenze..Peccato.
RispondiEliminacristina de paolis I D
State dormendo ragazzi? Diamoci da fareeeeee...
RispondiEliminamanifestazioni, volantini, riunioni di protesta e quanto possa servire per attirare l'attenzione pubblica. Se vogliamo si può ottenere qualcosa di positivo.
TUTTI UNITI PER IL PARCO DEL TIMO AD ARNESANO!( Ne abbiamo di parchi in questa zona? Mi pare proprio di NO!)
Debora, Arnesano (Le)
Un Parco, qui, da noi, tra questi paesi che sembrano sonnecchiare sotto il caldo sole del Salento? E' solo un sogno, credo, chi mai riuscirà a fermare un progetto urbanistico confezionato a tutto..DANNO DEL PATRIMONIO NATURALE E STORICO? Nessuno, naturalmente!
RispondiEliminaGigi
Quante promesse ho ascoltato in questi ultimi giorni, sembra che tutti abbiano a cuore tutto, che commozione, ma dopo? Sentiremo la solita musica ed avremo a che fare con la solita indifferenza ed insensibilità, ci dobbiamo rassegnare??????????
RispondiEliminaLiliana